Bagni di Pisa, il secondo giorno inizia con una veloce colazione: oggi avrò una lezione di acquagym nella piscina termale. Sono rallentata perché ho un ginocchio che mi da problemi da qualche tempo, infatti non sono ancora riuscita a riprendere la mia palestra che, per altro, mi manca tanto. Vado in acqua un po’ timorosa, ma sbaglio: caldissima e avvolgente, il corpo sembra molto più leggero e la lezione scorre bene, l‘istruttrice è bravissima e, a parte un poco di indolenzimento che avrò il giorno dopo, incredibilmente il dolore si è affievolito molto. Dopo è il momento del vero relax: fuori fa freddo, ma ne approfitto ugualmente e vado su in terrazza, tra i tetti e le cime delle piante, tra la montagna che abbraccia tutta questa verde zona. Prendo fiato, l’aria è pungente ed entro nella piscina – naturalmente anch’essa termale – che con una temperatura di 37 gradi circa mi abbraccia con dolcezza. È più facile così lasciare andare le sensazioni alla positività, diventa più semplice ascoltare il corpo e assecondarlo, sentire il cuore battere, vedere ad occhi chiusi. Immaginare. Anche il fatto stesso di essere qui, accarezzata da questa acqua che mi piace definire magica, è frutto in qualche modo di ciò che ho voluto visualizzare mentalmente nei tempi scorsi. Oggi è tempo di pensare a me, tutto lo staff di Bagni di Pisa mi tratta come una regina ed io si, stavolta lo lascio fare.