Tiziana Cosso Olivetti

Day after

Lo so, lunedì era ieri, ma ieri è stata anche la giornata più triste dell’anno – l’ho scoperto verso sera e non nascondo di avere detto qualche bella parolaccia, ma dai, ma bisogna inventarsi anche la giornata più triste dell’anno? – e francamente detto a me, beh dai. Comunque. Non è per questo che il post non è uscito ieri, ma semplicemente perché domenica sono stata fuori tutto il giorno e ieri ho lavorato ininterrottamente su commissioni altrui, quindi il tempo è letteralmente scomparso dal mio lunedì. The Day after, quindi.

60’S Babes

Anni ’60, sempre attuali e ad ogni battito di anno e di stagione vengono riproposti in qualche maniera, dall’abbigliamento al make up alle acconciature. Metti una giornata romana in Accademia Oréal, un gruppo di  amiche e dei fuoriclasse parrucchieri che si divertono con noi ed il gioco è fatto.

Porsche Italia, un bell’incontro prima di Natale per festeggiare un anno di successi e soddisfazioni per  il brand di Stoccarda che vince su molti fronti: da Le Mans, diciottesima vittoria assoluta nella 24 Ore, alle vendite che oltre a Stati Uniti e Cina – i due mercati principali – vedono ottimo incremento in Europa grazie anche alla nostra Italia per arrivare ai premi internazionali: Porsche vince per la dodicesima volta consecutiva scalando la classifica del J. D. Power, con i modelli Porsche 911, Macan e Boxster che occupano la prima posizione nelle rispettive categorie. Un successo incredibile, se pensiamo poi che non è finita qui grazie all’arrivo della nuova Panamera che ha già scaldato animi e desiderio tutto il mondo.

Lunedì di partenza, questo 9 gennaio 2017. Io sto rientrando dalla Svizzera verso casa con un pit stop velocissimo a Milano, un paio di ore per un appuntamento di lavoro per il blog ed una nuova categoria che sarà a breve online… Ho tirato su le maniche e mi sono rimessa al lavoro, mi aspettano mesi impegnativi sotto tutti i fronti, ma sono abbastanza pronta, ormai direi che la vita mi ha forgiata abbastanza per essere pronta ad affrontare il quotidiano.

Buon 2017

È finito.

Questo anno è finito. L’anno più orribile della mia vita. L’anno che ha segnato la ferita più profonda e più dolorosa dentro il mio cuore, dentro la mia anima. L’anno che mi ha portato via l’Amore. Quello vero, il più grande, quello della vita. L’Unico, quello per cui vale la pena di vivere. Il 2016 mi ha portato via Franco, dopo avermi permesso di vivere ancora mesi stupendi insieme a lui, viaggi meravigliosi, momenti magici solo nostri. Il 2016 mi ha portato via tutto. Tutto, perché Franco era il mio Tutto, Franco È il mio Tutto.

Il 2016 lascia cenere dietro di me, cenere che fuma ancora perché è troppo presto vederla spegnersi. Lascia un dolore talmente forte che non posso spiegarlo, non ci riuscirei mai. Lascia un vuoto incolmabile che sto cercando di riempire piano piano, giorno dopo giorno e tessera dopo tessera. Lascia la desolazione di una casa troppo silenziosa, di non cene solitarie – io che dal 3 agosto da sola la sera non ceno più e non ho mai più acceso un fornello – di un letto enorme e vuoto, di un armadio tutto per me e di tenerezze sparse che agguanto e stringo a me, ne sento il profumo e a volte bagno di lacrime. Il 2016 lascia una me stessa piegata in due, che brucia tra la sua cenere.