Ho perso il conto dei cambi d’abito e delle feste pre, durante e dopo matrimonio, ma il wedding di Beatrice Borromeo e di Pierre Casiraghi è riuscito, nonostante l’essere blindato, a diventare un caso mediatico oltre che il matrimonio più lungo dell’estate 2015.
Naturalmente si stanno sprecando fiumi di parole, inchiostro, post e articoli sul web, chi è incantata dalle scelte degli abiti e chi no, chi ne approva uno e chi scuote la testa. Al di la che la cosa principale è che siano piaciuti alla sposa che li avrà scelti con il batticuore come tutte le neo spose del mondo, io applaudo ad ogni singola scelta.
Splendido il Valentino rosa delle nozze civili di Monaco, semplicemente scenografico e di vaga reminiscenza gracekellyana il dress da ballo del party after wedding, sempre firmato Valentino Haute Couture.
Moltissime hanno storto il naso, invece io adoro letteralmente il long dress di Alberta Ferretti in puro e raffinato stile gipsy che Beatrice ha indossato al party pre-rito religioso.
Per il rito religioso, invece, un unico Re, Giorgio Armani, scelto anche per il principesco abito della festa.
L’eleganza pura e la raffinatezza. Che saper portare cinque abiti uno più bello dell’altro non è cosa da tutte.