Moda

Iniziata ieri la Milano Fashion Week con una giornata densa di sfilate e presentazioni. Anche per questa FW selezionerò le due sfilate che mi sono piaciute di più. C’è un bellissimo progetto che bolle in pentola e che sarà attuato alla prossima edizione, oltre una news bellissima che riguarda me e ovviamente Della Classe, che vi svelerò nei prossimi giorni. Cominciamo con i due show che ho scelto.

STELLA JEAN

Stupisce sempre in maniera piacevole Stella Jean, stilista italo-haitiana che dei colori, delle forme e dei tessuti ne ha fatto un punto fermo e di partenza di ogni collezione. Crea situazioni sempre diverse grazie ad un incrocio culturale che regala outfit unici, paradossalmente mai ripetitivi nonostante la firma. Amo: l’abito lungo in seta, il trench stampato, la gonna a corolla, il cappotto stampato lungo sino a terra.

Photo courtesy: Gianni Pucci / Indigitalimages.com

ALBERTA FERRETTI

Si ispira al Rinascimento Alberta Ferretti, al stilista che riesce a guardare le donne con la grazia e la capacità di vestirle con femminilità e raffinatezza senza mai trascendere nel dejà vu e ne tantomeno nella ripetizione. Ogni collezione è un’opera d’arte che si differenzia dall’altra grazie alla ricerca costante di forme e tessuti. Amo: tutto. Impossibile scegliere solo otto immagini, questa collezione è pura poesia.

Photo courtesy: Alessandro Garofalo / Indigitalimages.com

PROENZA SCHOULER

Gli stilisti Hernandez e McCollough hanno definito questa collezione la più tecnicamente ambiziosa che abbiano mai creato sino ad ora. Decisamente si, in quanto ogni tessuto utilizzato è stato appositamente creato e sviluppato a loro immagine e somiglianza. Materiali triturati, velluti, strati su strati di chiffon, lustrini e fili ricamati hanno dato vita ad abiti innovativi. Cornice dello show una sala del Witney Museum che attualmente è chiuso al pubblico poichè in fase di restauro. Amo: le sovrapposizioni, i volumi e le proporzioni, il cappotto pezzato.

Photo Courtesy: Monica Feudi/FeudiGuaineri.com

MICHAEL KORS

Fluidità, iper femminilità e qualche tocco maschile per la collezione di Michael Kors che colleziona grande successo. Il mood vincente dell’urban style moderno coniugato a portabilità ed eleganza piace sempre. Amo: il maglione sulla gonna sotto al ginocchio, la cinturina in vita, il pantalone fluido, la stampa pijama.

Photo courtesy: Stefano Masse / Indigitalimages.com

OSCAR DE LA RENTA

Una donna di classe e femminile quella proposta dal degno successore – e con gravoso compito – Peter Copping che prende in mano le redini della Maison dopo la recente scomparsa del grande Couturier. Amo: il bianco e il nero, il cappottino in tweed, l’abitino stampato, le gonne a corolla.

Photo Courtesy: Yannis Vlamos/Indigitalimages.com

TORY BURCH

Ispirazione marocchina, decori, intarsi, femminilità intrisa di raffinatezza. Meravigliosa questa collezione di Tory Burch di pura atmosfera bohémienne e vagamente hippy, un mix magistralmente riuscito e pertanto difficile da fare: in mani inesperte un’idea simile si sarebbe rivelata un disastro totale. Amo: i cappottini in stile marocchino, le grandi maglie jacquard, le gonne a scialle.

Photo: Yannis Vlamos / Indigitalimages.com

DONNA KARAN

Non stanca mai perché il suo mood raffinato ed elegante accompagna le donne che scelgono di vestirla per una vita. Urban di classe è la donna che attraversa la giornata e la città tra le sue luci. Meraviglioso skyline di Manhattan a fare da scenografia a capi classici e avvolgenti, una protezione di stile impeccabile che si declina in tre colori: nero, carbone, oro e bianco. Amo: cappotti e giacche con dettagli in shearling, gli obi, il cappotto in broccato, le linee pulite.

Photo Courtesy : Yannis Vlamos / Indigitalimages.com

Zac Posen

Front row e ospiti tutti incantati quando Naomi Campbell appare nel sontuoso abito da sera in taffetà, ma già l’ingresso di Alek Wek in un danzante abitino rosso mela aveva fatto presagire che la collezione di Posen sarebbe stata apprezzata da pubblico e stampa. Dal giorno alla sera, Zac Posen centra l’obiettivo con la sua donna perfetta che Sto arrivando! uscire dal solito rassicurante – seppur magnifico – nero. Amo: le forme fluide degli abiti, l’abito nero da sera, il cappottino verde dalla linea dritta, il top di pelliccia sulla gonna in seta.

Photo Courtesy: Gianni Pucci/Indigitalimages.com

La quarta giornata di Fashion Week a New York

VICTORIA BECKHAM

Una silhouette perfetta quella che fa sfilare Victoria Beckham che conferma ancora una volta il suo successo, ormai consolidato, di designer. Abiti seducenti e bon ton, colli alti, strati e asimmetrie che destrutturano la classicità senza mai perdere la voglia di “fresco e sexy”, come la stessa Beckham ha detto prima dello show. Un front row gremito di gente importante con l’immancabile famiglia perfetta capitanata da Sir Beckham e prole educata e composta, per buona pace di Anna Wintour. Amo: l’abito bon ton sotto il ginocchio, la maglia asimmetrica, il dress con il nodo, i maglioni oversize.

Photo courtesy: Gianni Pucci / Indigitalimages.com

DIANE VON FURNSTENBERG

L’iconico wrap dress si evolve e la femminilità è il mood della sfilata di Diane von Furstenberg insieme alla Seduzione, che da il nome alla collezione.  La donna che sogna è quella che si destreggia tra la quotidianità e la mondanità, quella che comanda durante il giorno e sogna e si trasforma la notte. Colori, tra cui il rosso, e tessuti sensuali quali georgette, pizzo chantilly, satin e jersey di seta. Amo: il bianco e nero, le stampe, i giacconi con le tasche, il pantone di blu.

Photo: Yannis Vlamos / Indigitalimages.com