Gucci Fashion Show – Milano Fashion Week appena iniziata e già non si parla d’altro della sfilata Gucci, firmata da Alessandro Michele.
Alberta Ferretti, una bella sfilata dedicata alla Natura e che è riuscita a trasportarci tutti in una dimensione en plein air fatta di organza, veli, chiffon, tessuti sovrapposti e sfrangiature. Tutto in movimento, tutto riscaldato dal sole e fatto svolazzare dalla brezza tiepida.
Una donna libera e forte, quella di Alberta Ferretti, che non sbaglia un colpo in questo visionario défilé dove il patchwork si incontra con le trasparenze, i tagli a vivo dal sapore un po’ wild con le camicie, gli abiti sono romantici e in chiffon: pura poesia.
Splendidi gli accessori: grandi gioielli dal sapore etnico e calzature rigorosamente flat.
Milan, September 2015
Photo credits: Kim Weston Arnold / Indigitalimages.com
Cecilia Arpa: cosa succede quando un ingegnere edile si ferma un istante per lasciare spazio alla propria ispirazione e alla fantasia? Può accadere davvero di tutto, e questa nuova ed eclettica designer ci da questa consapevolezza: i sogni possono essere concreti.
Durante la MFW Cecilia Arpa ha presentato la sua prima collezione, una capsule, con la quale si racconta tra colori, stampe e anima un po’ Pop. Un grande successo: al suo cocktail tenutosi in una bella location sotto le guglie del Duomo e accanto alla iconica Rinascente, è passata la Milano che conta, quella che osserva, prende silenziosamente appunti e poi si innamora, un passo dopo l’altro. Il milanese pondera sempre, ma quando si entusiasma lo fa davvero.
Due stand con appesi dei capi delicati e poetici, ma con carattere molto forte, proprio come lei. Pastelli delicati mescolati a colori più decisi e a grandi stampe la fanno da padroni su abitini e top, splendida la giacca in neoprene azzurro baby e raffinata la cappa in tulle nero trasparente dal taglio ad uovo. Le salopette punteggiate da fiori e api sono iperfemminili, le gonne a ruota sono rese romantiche da frasi stampate in bel corsivo, i colori sono dominanti in ogni pezzo. Meravigliosa la giacchina con manica a tre quarti sulla quale prendono vita petali di fiori variopinti o le gonne in pura seta con stampa geometrica.
Cecilia Arpa ha decisamente carattere, ha uno stile assolutamente personale che la identifica pienamente: sogni e colori, geometrie e proporzioni, idee e materia che si incontrano in mille sfaccettature. Proprio come in un caleidoscopio, che dovunque guardi ti imbatti in una sfumatura nuova, in un colore che non sapevi esistesse, in una forma che ti lascia a bocca aperta dall’emozione.
Brava Cecilia.
Cecilia Arpa hat
Thank you Maria Katia Doria
Milano Fashion Week is over.
Bene. Ed io ritorno a Roma, per un paio di giorni, il tempo di disfare e ripreparare la valigia. E sono felice. Prima di tutto perché non aspetto altro di stampare la mia bocca su quella di mio marito. Che penso sia contento che il ciclone torna a casa carica di pacchi e pacchetti e valigie.
E poi perché questa settimana milanese mi ha portato tante cose belle, proprio come succede a Natale. Nuovi progetti e nuovi lavori. Nuova energia positiva. Ho staccato la spina per una settimana, stancandomi e ricaricandomi come una pila recharge. Ho abbracciato amiche, quelle vere, ho conosciuto persone, ho avuto conferme e ho riso sotto i baffi.
Il Circo della moda mi diverte, e si, devo ammettere che so come prenderlo.
Ho visto sfilate belle e altre meno, mi sono entusiasmata davanti a presentazioni scenografiche e mi sono pentita di essere andata ad altre. Ho bevuto più champagne in una settimana che in un anno intero, mi sono cambiata di abito decine di volte, non ho comprato i compeed e pertanto i miei piedi sono doloranti. Ho corso e corso da una parte all’altra, e senza mytaxi non ce l’avrei mai fatta. Come senza la Rebecca Suite, regalo immenso di Rebecca e Daniela che mi hanno ospitata come una principessa. E tantissimi altri dovrei ringraziare, in primis Camera Nazionale della Moda Italiana che mi ha coccolata ed aiutata, e poi alcuni uffici stampa, che davvero si differenziano da quelli pretenziosi e poco professionali. Mi sono divertita ai défilé dove spesso ho avuto la prima fila: splendida occasione per guardare bene gli abiti e fotografarli, osservare le scarpe delle modelle e le espressioni furenti di taluni personaggi cui della moda non frega nulla, ma della prima fila si. E mi ricordo io, alle prime sfilate, sempre in piedi stipata in mezzo ad altri, con carta e penna in mano a prendere appunti. Volevo imparare la moda, sognando il front row, non agghindarmi come un albero di Natale o come un pagliaccio per elemosinare due fotografie e farmi accompagnare in prima fila come una celebrità. O un’idiota, a voi la scelta.
Ho bevuto litri di centrifughe, messo tonnellate di rossetto rosso (e grazie a Maccosmetic per il make up) e sono stata blogger Ambassador all’evento della mia amica RB di Romana Busani, un onore e una gioia per me. Ho dormito bene e ho perso peso.
Adesso una tee e un paio di jeans strappati, piedi scalzi e zero trucco. Divano, tisana e coccole.
Milano Fashion Week is over.
Una sfilata molto romantica, quella di Etro. Nomadic Garden, questo il nome, è una sfilata che non si dimentica proprio perché diversa dalle ultime, più intimistica, più emozionale. Un mood di grande classe, una donna sognante ed eterea, una donna che si esprime con emozioni sempre sussurrate, ma molto intense. Una donna molto elegante e per questo sottovoce.
Già dall’invito, un romantico ventaglio, si intuiva che qualcosa di diverso sarebbe accaduto. Una danseuse quasi impercettibile, circondata da tonalità polverose ed oniriche, un tempo indefinito che si imprime nella mente grazie alla fluidità concreta dei tessuti, il Paisley floreale sottolinea il tema botanico della collezione, le passamanerie ed i nastri sono il motivo ricorrente: dipinti a mano o ricamati donano agli abiti un prezioso dettaglio.
I materiali, punto di forza di Etro, sono sontuosi: dalla georgette al tulle, dalla garza di cotone ai lini jaquard vengono lavorati in modo da impreziosire la silhouette rendendola morbida e leggera. Orli mossi o ricamati, finiture a vivo e pitture a mano. Un affresco ben dipinto che anticipa una primavera sontuosa.
Milan, September 2015
Photo credits: Etro Press Office