Rani Zakhem, talentuoso designer libanese, porta ad Altaroma la febbre del sabato sera con la sua donna avvolta da paillettes, scintillii e polvere dorata. L’atmosfera leggera del jet set degli anni Settanta, la trasgressione come mood ricorrente di auto-emancipazione, l’iconica Studio 54 di New York, Bianca Jagger e Dalida, musa ispiratrice di Zakhem e di cui proprio quest’anno ricorre il trentesimo anniversario della sua morte.
Portugal Fashion: dopo il successo avuto nella prima edizione di Alta Roma ritorna per consolidare il rapporto tra la capitale e gli stilisti emergenti portoghesi. Si presentano sulle passerelle Pé de Chumbo, Estelita Mendonça e Susan Bettencourt.
Brognano si presenta sulle passerelle di Alta Roma come vincitore di “Who Is On Next” 2016.
Apre la sua sfilata con un sottofondo musicale underground, la sua collezione spazia tra couture e street style.
Giada Curti apre le porte del suo giardino segreto, conducendo la mente in paesaggi onirici e popolati da principesse moderne che vestono di petali e colori. Una primavera annunciata nell’Atelier della stilista, quella della collezione Secret Garden ispirata dall’artista Lawrence Alma Tadema, che si snoda tra creazioni sartoriali fatte di tessuti leggeri e sontuosi: sete e voile illuminati da paillettes delicate e luminose.
Marianna Cimini: vincitrice del “Who Is On Next” Vogue del 2014, il premio dedicato ai nuovi talenti, si fa strada in Alta Roma con la sua collezione minimal. In un’atmosfera dalla natura giapponese prendono forma gli abiti della designer.