Lo scorso maggio ho avuto il piacere di assistere per “Della Classe” alla prima stampa del nuovo Kolossal della Disney diretto da Brad Bird (Gli Incredibili e Ratatouille) e interpretato dal premio oscar George Clooney e dalla stella nascente di Hollywood Britt Robertson già vista nella serie tv Under The Dome.
Ci sono due lupi che si battono, dentro di noi: uno è buio e disperazione, l’altro luce e speranza. Chi vincerà? Quello che nutriamo di più. E’ su questo assunto che è incentrata tutta la morale della favola utopistica che ci viene raccontata in Tomorrowland.
Che cos’è Tomorrowland? È una città, un luogo situato in un’altra dimensione scoperto da alcuni geni del passato (Edison, Tesla, Walt Disney) grazie all’unione delle loro menti e delle loro capacità. Una volta raggiunta, vi hanno radunato le persone ritenute più creative del pianeta (chiamati poi PlusUltra) capitanate da David Nix (Hugh Laurie) l’antagonista di turno per realizzare senza i vincoli di burocrazia, politica ed economia, il Mondo di Domani. Un luogo dove il progresso e le scoperte scientifiche avvengono su scala esponenziale grazie all’annullamento degli ostacoli che normalmente frenano il loro cammino, e dove i geni possono collaborare per creare effettivamente un mondo migliore, sostenibile e praticamente perfetto.
Viviamo la storia caratterizzata da numerosi salti temporali, attraverso gli occhi stupiti e vivaci di Casey Newton (Britt Robertson), un’adolescente particolarmente intelligente, ottimista con il pallino delle stelle e della scienza nutriti sin da bambina grazie agli stimoli del padre, ingegnere della NASA in fase di licenziamento a causa dello smantellamento del programma spaziale. La ragazza si oppone a tutto questo e cerca di sabotare la distruzione della rampa di lancio di Cape Canaveral. Per questo viene arrestata e allo stesso tempo notata da Athena interpretata da una straordinaria Raffey Cassidy, bambina alquanto misteriosa, che ha il compito di reclutare le menti più brillanti, positive e creative al mondo per offrigli la possibilità di scoprire Tomorrowland.
C’è poi Frank Walker (George Clooney) bambino prodigio con padre insensibile, che all’Esposizione Universale di New York del 1964 portò un jetpack di sua invenzione entusiasmando Athena, al punto da sceglierlo per entrare nella città del futuro. Successivamente allontanato dalla città e ritiratosi a vivere isolato in una fattoria, è ormai disilluso dalla vita e da tutto il resto, compreso i PlusUltra, e solo la vitalità e la positività di Casey lo aiuteranno a tornare a Tomorrowland, per recuperare la speranza nei confronti del genere umano e salvare il futuro stesso del mondo.
Ovviamente i destini di Frank e Casey si incroceranno grazie a quella ragazzina particolare e ovviamente entrambi saranno chiamati a capire sia come tornare a Tomorrowland che come poterci vivere per sempre. E forse… dovranno anche salvare il Mondo da una distruzione che pare imminente.
A fine visione rimane ben impresso il messaggio del film. Il pessimismo e il cinismo diventano profezie che si autoavverano e trasformano il mondo in un luogo peggiore. L’ottimismo, incarnato strenuamente da Casey, invece riesce a modificare strutturalmente gli accadimenti. Se si getta la spugna a priori, il destino di un singolo, di una situazione o dello stesso mondo, non potranno che essere già segnati e non ci si potrà lamentare a posteriori. La speranza, così come la sete di conoscenza, sperimentazione e scoperta, devono essere sempre alimentate, perché solo in questo modo si potrà costruire il Mondo di Domani e credere che sarà sempre meglio di quello di oggi e non il contrario.
Buoni sentimenti e ottimi attori, da vedere.