Novembre 2017, un editoriale in ritardo, ma d’altronde ho appena avuto la mia sliding door e dunque posso davvero, incredibilmente e finalmente, fare solo quello che voglio. Un editoriale un po’ diverso dal solito perché stavolta, con molta serenità, dico quello che penso una buona volta rispondendo a molte mail e messaggi privati (anche anonimi) che mi sono arrivati soprattutto in questi ultimi tempi, oltre che messaggi velati e pruriginosi, e se c’è una cosa che proprio sopporto poco sono quegli attacchi travestiti da critica, che sono così fané, suvvia. Ma, giustamente, ogni domanda merita una risposta soprattutto quando ci si espone attraverso i social, dunque iniziamo.
Editoriale Ottobre 2017 – Di buttarsi nel vento.
E quindi è successo. Ce l’ho fatta, ci sono riuscita, ho trovato il coraggio di fare ciò che meditavo da tempo, ma che per diverse ragioni continuavo a rimandare tergiversando e trovando scuse. Semplicemente non ero pronta. Non avevo ancora il coraggio di buttarmi dal ciglio verso il quale mi sono avvicinata in questi anni, e sul quale camminavo all’estremo bordo in questi ultimi mesi. Poi è scattato qualcosa di inaspettato, insieme a tutto ciò che di inaspettato è accaduto nella mia vita – e quindi dovrei farci l’abitudine, ma grazie al cielo alle cose inaspettate l’abitudine non la si fa mai – e ho deciso. Lucidamente, in una manciata di giorni.
Editoriale Settembre 2017 – Come in cielo così in terra.
Proprio così, avevo promesso che sarei tornata a scrivere i miei editoriali e lo farò una volta al mese, questo sarà lungo quindi spero vi mettiate comodi. Ho risposto di fatto a tutte le persone che mi hanno scritto in questi tempi delle mail e dei messaggi molto belli, alcuni invece molto graffianti, altri ancora in totale disaccordo alla piega che ha preso il magazine, perché ormai non è più un blog ma un sito contenitore e mi pare sia abbastanza chiaro, che secondo loro lo priva della freschezza che c’era prima e del mio essere – prima – più personale e meno fredda.