WinteRace2023: tra motori e bellezza.
WinteRace è il classico evento che attendi con impazienza, che vivi appieno e che quando termina già pensi al successivo. WinteRace ha la prerogativa di essere già evento dal momento in cui prepari il bagaglio per viaggiare verso Cortina, da qualsiasi parte del mondo questo accada.
Certo, perché WinteRace non è solo appannaggio di equipaggi nostrani, ma anche europei e sudamericani. Partecipare è fare parte di un qualcosa di davvero unico e non solo per la calda accoglienza di Rossella Labate e Stefano Sangalli, gli organizzatori, ma anche per la partecipazione entusiasta di tutti gli sponsor che qui riescono a diventare vere e proprie persone e non solo un marchio apposto a una locandina.
È stata magnifica questa Decima edizione, è stato magnifico parteciparvi e nonostante il mal d’auto il primo giorno – io che guido e macino migliaia di chilometri quando divento passeggera a volte son problemi – ho risolto con nonchalance: medicina contro la nausea, champagne Encry sulla Rolls Royce guidata da Valentino di Liello, proprietario di CampoMarzio70, e book alla mano con la mappa per essere una dignitosa navigatrice del nostro Team, il Team CampoMarzio70 per l’appunto.
Mentre l’anno scorso avevo guidato volentieri – ça va sans dire – l’Aston Martin Vantage F1 Edition Coupé, quest’anno non me la sono sentita di provare la Rolls Royce Cullinan davvero enorme e maestosa, ma sapientemente guidata da Valentino attraverso i passi dolomitici e le strade dell’Austria. Mi sono lasciata trasportare, incantata dalla bellezza così potente delle nostre montagne, ho riso tantissimo, ho ritrovato amici e ho conosciuto splendide persone.
In questo Rossella e Stefano sono maestri: nel creare connection e armonia, nel riuscire a fare diventare quattro giorni a Cortina un vero e proprio place to be. Chi c’è ne gode appieno, chi non c’è anela ad esserci e chi si trova per caso in questa kermesse ne è affascinato: è la magia di WinteRace: l’evento prima ancora di essere su strada, prima di gareggiare e di vincere, l’evento prima di tutto che trasforma Cortina in palcoscenico e le sue strade in scenografiche quinte teatrali.
Questa edizione, Decima da festeggiare e seconda per me, è stata costellata di successi dalla vittoria della Bugatti T 37 del 1927 alla condivisione di presentazioni e nuove realtà in un armonico mix di glamour, cultura e divertimento. È complicato per chi non l’ha vissuta raccontarla perché fare intuire lo spirito di condivisione e di amicizia che si respira in questi giorni è cosa potente e rara nello stesso tempo. Forse è proprio per questo che il giorno dei saluti ci si abbracci tutti un po’ commossi e malinconici già pregustando l’emozione dell’anno che verrà, quando tutti noi partiremo di nuovo alla volta della regina delle Dolomiti al finir dell’inverno per un nuovo ricordo da aggiungere al tassello del mosaico meraviglioso che in fondo è la vita.
Photo Tiziana Cosso