VINCENZO ZOTTOLA, ANIMA DI AENEAS’ LANDING
Vincenzo Zottola, anima di Aeneas’ Landing
L’Aeneas’ Landing ha riaperto dai primi di giugno e trovare posto in estate è complicatissimo, figuriamoci in questo momento: le liste di attesa sono all’ordine del giorno, sia per l’hotel che per la spiaggia.
Le restrizioni impongono il distanziamento sociale che qui è attuato già sempre grazie all’esclusività del luogo, la riservatezza e la sicurezza sono un mood imprescindibile e proprio per questo le richieste sono continue, e la spiaggia meravigliosa dell’Arenauta che si staglia davanti al Resort è ambitissima.
In questo magnifico caos – che la gioia di riaprire con successo in un periodo storico difficilissimo va celebrata – ho ritagliato un po’ di tempo per intervistare il proprietario dell’Aeneas’, Vincenzo Zottola, il perfetto comandante al quale non sfugge nulla e che è l’anima viva del Resort.
Ci racconti la storia dell’Aeneas’ Landing?
Nel 1965 Aeneas’ Landing nasce per opera di un californiano che crea un classico villaggio marittimo in stile molto spartano, nel 1982 lo prende per qualche anno una famiglia italiana e poi, alla fine degli anni Ottanta, lo rileva la mia famiglia. Il villaggio inizia quindi una lenta trasformazione: colori vividi, maioliche e pietre antiche, colonne e arredi, insomma quello che volevo creare, un piccolo borgo tipicamente mediterraneo.
Ci racconti la tua storia?
Io sono di Gaeta, mi sono diplomato all’Istituto Nautico e poi ho studiato lingue in Università a Napoli e a Roma. Negli anni Settanta con degli amici abbiamo aperto un piano bar-ristorante su una nave ormeggiata nel porto che è diventata una vera e propria istituzione! Nel 1972 decido di andare in Venezuela dove già risiedeva mio padre, per gestire le proprietà di famiglia ossia un hotel, ristorante e discoteca a Caracas. È stata una palestra di vita incredibile, erano anni magici dove tutto era in divenire. Il Venezuela è un paese stupendo, e all’epoca si viveva benissimo.
Nel 1982 mi innamorai dell’Aeneas’ Landing, lo rilevai e quindi cambia di nuovo tutto: mi divido tra viaggi continui in giro per il mondo tra Stati Uniti, Europa, Sud America… viaggiare offre tantissimo, apre la mente e dona spunti e idee. Il mio amore viscerale per l’arte e per la storia trova nei viaggi la giusta ispirazione, ecco che diventa naturale privilegiare e sostenere la cultura, impegnarsi per valorizzare le nostre bellezze paesaggistiche, il nostro territorio.
Proprio per questo ho svolto in questi anni tanti ruoli diversi, ma tutti mirati al sostegno del territorio: sono stato Assessore al turismo e al commercio a Gaeta, poi Presidente della Camera di Commercio di Latina, Vice Presidente di UnionCamere Lazio, Vice Presidente dell’ATP, Presidente di diverse Associazioni di categoria Commercio e Turismo e parecchio altro ancora… tante pubbliche relazioni in cui ho cercato di dare un contributo reale alle imprese e allo sviluppo della mia zona, spero di esserci riuscito!
I tuoi progetti?
Io non mi fermo mai e penso sempre in avanti: vorrei una continua crescita e valorizzazione di questo luogo, farlo concepire come una casa vera e propria, il nostro compito è essere un punto riferimento sia per il territorio che per i nostri ospiti. Vederli entusiasti e farli sentire come a casa è il nostro successo più grande.
C’è poi un progetto che sto portando avanti e riguarda le terrazze all’aperto che ospitavano le discoteche (famosissime in tutto il Lazio negli anni passati ndr): saranno trasformate in qualcosa di speciale.
Il vostro ristorante e la sua cucina sono ottimi e richiesti per gli innumerevoli matrimoni che si celebrano qui…
Il nostro ristorante sulla spiaggia è un luogo speciale, come del resto la grande sala che utilizziamo per eventi e matrimoni. La ristorazione è diretta da noi, quest’anno abbiamo uno chef importante e davvero bravo, Umberto Zimbaldi, con il quale vogliamo migliorare e rendere speciale la nostra offerta gastronomica.
C’è un luogo che ti ispira?
Decisamente l’Italia e tutto il Mediterraneo che, assieme ai Tropici, hanno lasciato il segno.
Vincenzo Zottola è l’anima dell’Aeneas’ Landing, ma c’è anche la tua famiglia…
Certamente! Aeneas’ Landing è a conduzione familiare e oltre me ci sono mia moglie e due dei miei figli. Adesso aspetto il terzo, che ha terminato il percorso universitario da poco.
Il valore aggiunto sono anche le persone che abbiamo intorno, i nostri collaboratori che si sentono parte integrante della nostra famiglia. Tutto questo, a livello umano, è davvero molto bello.
Arrivato a questo punto della tua vita, la domanda è lecita: sei felice?
Dire felice è poco! Faccio ciò che amo, sono fortunato perché ho trascorso tutta la mia vita ad essere entusiasta di ciò che ho fatto. So che è un grande privilegio.
La prima cosa che fai alla mattina e l’ultima della sera?
Penso a cosa devo fare all’Aeneas’… Io non stacco mai!