Villa Floridiana: il successo è under 30!
Villa Floridiana è una splendida villa ristrutturata da poco che si trova in Ciociaria, precisamente nel territorio di Anagni, la città dei Papi. Un luogo splendido e immerso nella natura, con lo sguardo che si perde nel verde e trova pace. Da poco più di un anno, dopo lavori meticolosi negli interni e nei giardini, Villa Floridiana è tornata al suo splendore diventando uno dei boutique hotel più ricercati della zona e non solo per l’ospitalità, ma anche per il ristorante e la sua ottima cucina. Un grande successo quindi, ma quello che amo sottolineare è il fatto che a guidare questa location sono tre giovani, e tutti sotto i 30 anni. Melissa Pagliaroli, Damiano Corsi e Mirco Cecilia hanno dato vita a un Team giovanissimo e vincente: eccoli qui.
Melissa Pagliaroli, General Manager
Come ti sei scoperta imprenditrice
Arrivo da una famiglia che è sempre stata nell’ambiente della ristorazione, ma intraprendere l’avventura di un hotel è cosa nuova per tutti noi. Imprenditrice mi ci sono ritrovata quasi senza rendermene conto. All’inizio non mi sentivo portata per questa professione perché avevo nei miei occhi la vita di sacrifici dei miei genitori perennemente rinchiusi dentro al ristorante, io avevo cercato di percorrere un’altra strada facendo studi al liceo classico e scienze biologiche in università.
Il primo pensiero quando mio padre ci ha comunicato di avere l’intenzione di rilevare Villa Floridiana non è stato il migliore! Venendo da una realtà di ristorazione ho all’inizio avuto timore di qualcosa che fosse hotellerie, anche se di certo il lavoro non mi ha mai spaventato: fin da ragazza non mi sono mai adagiata, ho sempre lavorato nel ristorante di famiglia prima in cucina e poi in sala, ho voluto fare la mia gavetta e imparare, termine per me corretto, il valore dei soldi e il significato dei sacrifici, volevo potermi mantenere nelle mie spese, studi e necessità da sola, attraverso il risultato del mio lavoro.
Cosa è Villa Floridiana per te?
Per me è semplicemente casa, al di là del tempo materiale che passo qui che talvolta è 24 ore su 24. In questo preciso momento è davvero la mia vita, una sorta di gabbia d’oro nella quale sono contenta di essere rimasta imprigionata. Ci metto il massimo cercando di superare i miei limiti, limiti che naturalmente ci sono perché ho solo 24 anni e sto imparando giorno dopo giorno, ma è la mia sfida. C’è naturalmente un fatto che rende questo sacrificio più dolce: ho portato a lavorare con me Chef Damiano Corsi che oltre ad essere bravo, è anche il mio compagno, assieme cerchiamo di equilibrare la tradizione con la modernità, un valore aggiunto certamente per questa zona. Non per ultimo, il comprendere che i miei genitori mi hanno dato questa responsabilità è per me una soddisfazione umana immensa: la loro fiducia conta più di ogni altra cosa, un orgoglio vero.
Cosa ti piace di questo lavoro?
Abituata ai numeri molto grandi del ristorante di famiglia, mi sono resa conto che qui, avendo poche stanze e un ristorante più piccolo, la dimensione è totalmente diversa. Ho scoperto il privilegio della qualità e la clientela di nicchia, nonostante sia un posto accessibile a tutti. Ho scoperto che amo il contatto con i clienti, il potere parlare con tutti, la gioia di avere uno scambio anche emotivo. E poi adoro tutto ciò che è organizzazione di eventi e di matrimoni, ogni volta che mi chiedono una festa di matrimonio per me è una gioia!
Come vedi il tuo futuro?
Sono certa che sarà qui, con la mia futura famiglia. Lo vedo in divenire, ho in mente di ampliare quello che già c’è con progetti che sono già in cantiere e che spero si consolidino con il tempo.
Sei felice in questo momento?
Si, tanto. Soprattutto orgogliosa e soddisfatta per quello che sto cercando di fare.
L’ultima cosa che fai prima di dormire?
Rifletto sul mio quotidiano.
Damiano Corsi, Chef Resident Villa Floridiana
Da dove parte la tua storia di Chef?
La passione per la cucina nasce assieme a me: già a 3 anni, stando a casa giocando a cucinare (davvero) con mia nonna e con mia mamma. La pasta all’uovo di mia nonna è un must ed io la faccio esattamente come lei! Alle scuole elementari io sapevo già che avrei fatto lo chef. Mi ricordo che un giorno, avevo otto anni, ero solo a casa e decisi di fare una sorpresa ai miei genitori. Ho cucinato 200 ravioli con zucca e salsiccia, distruggendo la cucina, ma facendo piangere mia mamma di commozione e gioia. Faccio la scuola alberghiera di Fiuggi e nel frattempo, a 13 anni, comincio a “lavorare”. Naturalmente a quell’età non si può lavorare, ma io mi sono inginocchiato davanti al proprietario supplicandolo di farmi fare esperienza nel suo ristorante. Io volevo solo imparare! La scuola alberghiera mi è servita tantissimo, ma avevo bisogno di spaziare e imparare cose nuove, sono sempre stato molto determinato.
Sei giovanissimo, ma già con esperienza alle spalle. Cosa hai fatto?
Ho iniziato subito dopo la scuola a lavorare a Roma, all’Hotel Ambasciatori di Via Veneto dove sono rimasto due anni, nel frattempo ho fatto vari corsi, tra cui uno meraviglioso con Gualtiero Marchersi che mi ha aperto davvero la mente e mi ha insegnato tantissimo. L’importanza della materia prima, la cucina italiana, cose che sembrano scontate ma che invece non lo sono. A 20 anni sono entrato nella mia prima cucina stellata al ristorante Assaje di Roma con Chef Andrea Migliaccio, esperienza incredibile a livello professionale e di vita.
La tua sfida a Villa Floridiana
Per adesso mi sono fermato qui, ma il mio progetto è quello di fare ancora molte esperienze: devo farle perché non si finisce mai di imparare e io ho tanto ancora da fare. Avere in mano una cucina è un orgoglio incredibile, “nel momento in cui stai soffrendo stai imparando qualcosa” diceva Gualtiero Marchesi, la difficoltà e la responsabilità che mi sento addosso sono una scuola di vita. Voglio portare qui l’innovazione e coniugarla alla tradizione, voglio che la materia prima sia il valore aggiunto, sempre.
Come vedi il tuo futuro?
Lo vedo con Melissa a livello umano e privato, lei è il mio faro ed è bello avere un progetto di vita assieme. Il mio progetto per la vita, oltre a fare esperienze su esperienze, è un sogno che spero si realizzi: vorrei portare la seconda stella in Ciociaria. Ci lavorerò tantissimo, con determinazione e umiltà.
Il tuo carrello della spesa.
Pomodori datterini siciliani, radice scorza nera, fave, cocomeri, meloni, ciliegie e prugne, tutti i prodotti stagionali, pesce fresco, tartufo estivo, porcino estivo, sarago, gamberi di Mazzara del Vallo.
L’ultima cosa che fai prima di dormire?
Programmo il giorno dopo.
Mirco Cecilia , Maître e Sommelier
La tua passione per questo lavoro, da dove parte?
Inizia con una grande passione per la cucina: mio zio aveva una pizzeria, ho iniziato da giovanissimo per forza di cose a frequentare l’ambiente della ristorazione. Poi ho lavorato ad Anagni in un ristorante dove ho scoperto che la mia passione vera era la Sala, l’interazione con i clienti, il piacere nel consigliare un piatto o un vino, la gioia nel vederli soddisfatti. La scuola alberghiera a Fiuggi è stato un passaggio “obbligato” dopo un inizio in una scuola aeronautica, e la fortuna è stata quella di trovare un insegnante fantastico, Giovanni Amati, che mi ha fatto scoprire il mondo del vino. Ho partecipato ad alcuni Campionati Italiani Juniores, ho fatto il corso di Sommelier e li ho capito che questa passione doveva diventare il mio lavoro.
Cosa ami del tuo lavoro?
Tante cose! Mi appassionano la cultura e la tradizione che ci sono dietro a ogni prodotto, il vino e la cucina ci rappresentano anche come popolo ed è bello farlo capire. Il dialogo con il cliente per me è fondamentale, oltre che gratificante: mi seguono nei consigli e vederli soddisfatti è il risultato più grande. Amo i nuovi progetti, come quello che stiamo facendo con Chef Damiano Corsi di portare il ristorante di Villa Floridiana a livelli sempre più alti, le sfide sono importanti palestre di vita. Sala e Cucina sono due entità imprescindibili l’una dall’altra: ci interfacciamo nelle scelte dei menu e degli abbinamenti, ci scambiamo idee e lavoriamo in totale sintonia. Per noi questa armonia è resa splendida dal rapporto umano: io e Damiano ci conosciamo dai tempi dell’asilo e crescere e lavorare assieme è una cosa meravigliosa.
Cosa consigli a un ragazzo che vuole fare il tuo lavoro?
Partiamo dal concetto che questo non è un lavoro dove si porta un piatto. È un lavoro che bisogna fare con estrema passione, gli orari sono difficili e volte i ritmi sono estenuanti, le giornate no e i problemi vanno lasciati fuori dal ristorante. I clienti vogliono rilassarsi e passare ore spensierate, noi dobbiamo aiutarli in questo. Quindi, certamente la passione e la voglia di mettersi in gioco, di studiare sempre e documentarsi senza mai pensare di essere arrivati. Indubbiamente la conoscenza delle lingue e la voglia di fare esperienze, anche all’estero.
Come vedi il tuo futuro?
Mi piacerebbe in futuro aprire un Lounge Bar dove abbinare vini ottimi a una piccola cucina gourmet
Cosa rappresenta Villa Floridiana per te?
Un punto di partenza dove imparare, provare a superare i limiti, arrivare sempre più in là alzando l’asticella. E certamente rappresenta una gratificazione grande per me, a livello umano e professionale.
L’ultima cosa che fai prima di dormire?
Leggo il catalogo dei vini.
Villa Floridiana