Fraccaro Spumadoro, Pasqua in dolcezza
Chi mi segue sa che nella mia rubrica Food adoro inserire le eccellenze italiane, e tra queste c’è sicuramente Fraccaro Spumadoro, un piccolo forno che nasce nel 1932 da Elena e Giovanni Fraccaro tra le mura di Castelfranco Veneto, sino a diventare un’industria dolciaria ma che conserva il mood di un tempo con la lavorazione artigianale: ciò che fa la differenza.
Anche quest’anno Fraccaro Spumadoro allieta le feste pasquali con i suoi prodotti unici e dai sapori autentici: colombe e focacce sono dei veri e propri must, ma di certo per me c’è un grande valore aggiunto. La lavorazione.
La lavorazione del lievito madre è uno dei fiori all’occhiello di Fraccaro Spumadoro che, nonostante la complessità della sua produzione, viene portata avanti con entusiasmo. Le differenze che apporta questo procedimento di lavoro sono tante e tutte importanti: dalla conservazione di fragranze e sapori che regalano prodotti soffici e dal gusto inalterato, sino alla digeribilità altissima, che per me è importantissima considerata la mia lieve intolleranza ai lieviti.
Un’altra eccellenza di Fraccaro Spumadoro è la cura dell’ambiente, e mai come ora ne abbiamo bisogno e mai come ora bisogna dare man forte a queste aziende, ancora troppo poche, che lo hanno a cuore. Un impianto fotovoltaico e uno termico garantiscono una sensibile diminuzione di emissione di CO2 e la possibilità di riscaldare gli ambienti di lavorazione e le celle di lievitazione. Non solo: anche tutto il packaging dei prodotti è interamente riciclabile.
Grazie a Fraccaro Spumadoro per la dolcezza, e grazie per essere un’Azienda di cui vantarsi. Non vi resta che assaggiare le loro specialità come la Colomba alle pere e cioccolato (di cui vado matta) e la super delicata e chic (perché anche il cibo buono è chic) Fugassa Imbriaga aromatizzata con agrumi e brandy.
Buona Pasqua!