Karl è morto, viva Karl per sempre.
Che io debba scrivere due righe sulla scomparsa di una delle persone più geniali vissuta a cavallo dei due ultimi secoli mi pare quasi grottesco giacché sono stati scritti fiumi di comunicati, articoli e post ovunque. Trovo però ancora più grottesco non scriverne nulla, visto che appunto stiamo parlando di un genio assoluto.
Genio assoluto che piaccia a no, e ho già letto sui dannati social – ci lavoro, ma da qualche tempo a questa parte sospiro sempre un “Iddio ce ne scampi” – diverse frasi stizzose e simil pruderie su quanto se muore una persona normale non ci sia tutto questo strepitare.
Certo che non c’è, infatti è morto un genio che ha rivoluzionato la Moda, il suo concetto stesso, che l’ha trasformata declinandola in mille sfumature possibili e tirandola via – nel suo stile perfetto – dall’essere tessuto e abito, facendola divenire Arte, tout simplement.
Karl Lagerfeld non era solo stilista, ma illustratore, designer, fotografo – le campagne Chanel fotografate da lui sono indimenticabili e sono le prime pagine di moda che strappavo dalle riviste e conservavo rimirandole, parliamo della fine Anni Ottanta – un Artista completo insomma, strafottente, accentratore, chic e snob in maniera tagliente.
Si chiude un Epoca, che dir – malamente – si voglia, e quando la genialità è così lampante e accecante non c’è età anagrafica che giustifichi una perdita. Dal 1954 in avanti Lagerfeld da vita ad un’evoluzione del costume e della Moda creando migliaia di bozzetti disegnati con carboncino o ombretto e facendo diventare pezzo da collezione ogni foglio con sopra tratteggiato un suo disegno. Chanel e Fendi lo legano a vita con la collaborazione più lunga della storia che ha regalato abiti e sogni, il Palais Royal di Parigi scenografia da togliere il fiato ad ogni sfilata, tessuti e gioielli a raccontare la Storia, chi non rammenta la Collezione Byzance del 2011, limitatissima e iconica?
Politicamente scorretto e irriverente, le sue frasi sono passate alla storia, la sua eredità alla fortunata gattina Choupette e il testimone, nella Maison Chanel, alla sua assistente Virginie Viard che avrà il compito di portare avanti la visione di Gabrielle Chanel e Karl Lagerfeld stesso.
A noi resta il ricordo dei sogni che ci ha fatto vivere e della Moda che ha saputo rendere tale senza mai umiliarla, oltre ad una delle sue frasi, che vale per tutto:
“Continuare ad abbracciare il presente ed inventare il futuro”
Grazie Karl.