Marco Casarola, di disciplina ed entusiasmo.
Marco Casarola è il General Manager Italia del lussuoso gruppo LDC Hotels, per cui ho l’onore di essere ospite nelle meravigliose loro location. Una persona di grande positività, sempre propositiva verso il nuovo – compreso il mio lavoro! – e di grande carisma. Era da qualche mese che volevo intervistarlo, ma lui restio tergiversava facendo finire i nostri incontri di lavoro a cena con litri di champagne, per cui alla fine rimandavamo sempre. Ma io non demordo mai, volevo si raccontasse. Ascoltare una bella storia come la sua, che può certamente regalare input e suggerimenti a chi vuol fare della Direzione d’Hotel una vera carriera, è stato non solo molto bello, ma di grande ispirazione anche per me: quando la disciplina si fonde alla perfezione con la gioia di fare il proprio lavoro, ecco che i risultati arrivano. E di solito sono accompagnati da fuochi d’artificio.
Chi è Marco Casarola? – Buon giorno Tiziana. Nasco sul Lago di Garda, dove risiedo, da mamma tedesca. L’essere cresciuto bilingue, in una località turistica, mi ha subito aperto al mondo alberghiero. A 20 anni inizio ad imparare ed amare il mestiere sul Lago di Como (dove mi ero trasferito per l’amore per una ragazza, più che per il lavoro) grazie ad Angelo Rizzi, oggi il ns GM di Palazzo Venart a Venezia. A 22 anni torno sul Garda dove per 3 anni sono il direttore vendite di un grosso gruppo alberghiero e a 25 anni dirigo il mio primo hotel, un 4 stelle a Desenzano. Credo di essere stato uno tra i più giovani direttori d’albergo e non sono figlio di albergatori! A 28 anni il mio spirito imprenditoriale mi porta a gestire la prima attività, una società di catering e ristorazione a Verona, grazie alla quale a 30 anni ho poi iniziato a gestire, con mia sorella Martina, il mio primo hotel sul Garda, a Torri del Benaco. Nel 2009 ho aperto il Principe di Lazise Wellness & SPA ed un hotel sul Lago Maggiore (i laghi devono avermi fatto qualcosa…)
Nel 2011 ho iniziato a gestire il Relais Sant’Uffizio in Piemonte, poi acquistato nel 2013 da LDC Hotels. Gli hotels del Garda sono ora gestiti da mia sorella e cognato, insieme alle direttrici con noi dall’apertura. Le direttrici, nel mondo alberghiero, sono sempre troppo poche. Hanno una marcia in più. Non ho avuto una vita noiosa… ma non sono abituato a guardarmi indietro. Aveva ragione Steve Jobs, nella nostra vita accadono delle cose, positive e talvolta negative, che in quel momento non capiamo, ma che poi si collegano in un lungo filo conduttore.
General Manager Italia di un gruppo di luxury hotels in fortissima espansione. Come inizia la tua avventura in LDC? – Inizia appunto nel 2013 con l’acquisizione del Relais Sant’Uffizio. Nei due anni precedenti mi ero spesso chiesto cosa ci facessi in quella zona: l’ho poi capito. Dal 2014 sono il Direttore Generale in Italia, ed abbiamo aperto un grande hotel a Roma (A.Roma Lifestyle Hotel), a Venezia sul Canal Grande (Palazzo Venart), a Firenze (Villa Ortaglia). A Firenze è in corso il nuovo progetto che mi impegna attualmente di più: Palazzo Portinari Salviati (dove ha abitato Beatrice, la musa del Dante), uno sviluppo alberghiero, residenziale e commerciale di lusso che apriremo nel 2020. A Roma abbiamo acquistato il parco attiguo all’hotel, 45 ettari, con anessa Villa York, una villa monumentale che intendiamo restaurare e riaprire la fine del prossimo anno. Nel parco abbiamo peraltro pianificato diverse attività, sportive ed agricole.
L’arrivo di LDC Hotels (dove LDC sta per Luxury Dreams and Culture), che fa parte di uno dei maggiori gruppi industriali di Taiwan, ha certamente dato un’ulteriore svolta alla mia vita. Ho il privilegio di poter ammirare, imparare e lavorare per un grande industriale ed innovatore, il sig Nelson Chang, per la figlia Elaine (che per 6 anni ha lavorato per Google) e gli altri colleghi di Taipei. Il solo gruppo alberghiero è composto da più di 3.000 persone. Trovo affascinante la cultura asiatica poiché simile alla nostra, nasce da una storia millenaria e da rapporti famigliari stretti. Mi sento con loro tutti i giorni, Elaine viene poi in Italia ogni 2-3 mesi. Il nostro obiettivo è di offrire qualcosa di diverso, o perlomeno fatto meglio. Certo: mai avrei detto, 6 anni fa, di lavorare da Roma per un gruppo alberghiero di Taipei! Ma questa è la parte bella della vita, ti offre delle opportunità che vanno colte al volo, con entusiasmo e qualche sacrificio.
La soddisfazione più grande che hai avuto nella tua vita lavorativa? – Di riflesso mi viene da risponderti: la prossima! La verità è che non mi fermo al risultato raggiunto, guardo sempre avanti. Non mi accontento, sono ambizioso ed alzo l’asticella. Il giorno dopo le inaugurazioni dei vari hotel la mia mente è sempre concentrata sull’obiettivo successivo. Non bisogna mai vantarsi dei risultati raggiunti, la vita può sempre riservare delle sorprese. Ecco perché cerco sempre di tenere un profilo molto basso.
Il 2018 si è appena concluso. In genere si tirano le somme. Le tue? – Come si è concluso il 2018? Da quando? Ma non siamo nel 2016 o 2017?! Scherzo, ma la vita corre veramente troppo velocemente. È stato un anno ricco di eventi e positivo. Le mie somme sono sempre positive, anche di fronte ad eventuali risultati sotto le aspettative perché da ogni cosa si impara, soprattutto dagli errori (che anche io commetto!) o dagli insuccessi, che aiutano moltissimo a migliorarsi. È un esercizio che mi risulta facile perché ho imparato l’autoanalisi e sono obbiettivo: c’è sempre del positivo anche nel negativo (o almeno nel 99% delle cose che ci accadono). Dal punto di vista personale il momento più bello è stata la vacanza negli Stati Uniti con mio figlio Matteo.
Quello che arriva invece sarà un anno ricco di novità… vuoi anticipare qualcosa? – Quest’anno vogliamo consolidare i buoni risultati del 2018. Il progetto di Palazzo Portinari e di Villa York a Roma sono quelli più imminenti. In aggiunta amplieremo la SPA del nostro hotel in Umbria (Relais Villa Monte Solare). Tutti gli hotels di LDC, a parte Palazzo Venart, ne hanno una bellissima… delle quali però non approfitto mai. In aggiunta quest’anno si festeggiano i 10 anni di LDC Hotels, con una grande festa ad aprile a Taipei, e del Principe di Lazise, dove sono in corso lavori di ampliamento.
Il tuo lavoro si svolge attraverso tutte le proprietà italiane di LDC, come riesci a organizzarti – Pianificazione ed organizzazione sono fondamentali. Qui mi aiuta molto il mio lato tedesco: i ritmi sono talvolta militari, l’agenda è sempre piena. Anche grazie ai colleghi taiwanesi ho migliorato la capacità di sintesi. La delega è fondamentale. Non mi piace perdere tempo in attività inutili. Mi muovo quasi sempre in treno, che trovo comodo (e che non aspetta, la puntualità è fondamentale..) e ho la fortuna di riuscire a dormire, e bene, ovunque. Aiuta molto!
Come si svolge il tuo lavoro? – Il mio ufficio principale è a Roma, ma in base ai progetti mi muovo dove necessario. Quest’anno sarò spesso a Firenze (una città che mi piace molto, internazionale, giovane e dinamica). Lo scorso anno ho dormito lontano da casa per oltre 200 notti. In Italia più che il direttore generale di qualcuno o qualcosa mi sento il coordinatore. Di persone, di progetti, di questioni da risolvere, il mio è un lavoro di team: sono io assieme ai responsabili dei vari hotel o reparti che raggiungiamo gli obiettivi. La comunicazione con Taiwan è giornaliera, lo scambio aiuta entrambi le parti. Nei fine settimana sono solitamente sul Garda, il sabato approfitto della calma telefonica per lavorare sulle email inevase e per confrontarmi con mia sorella. La domenica riposo e lascio spazio alle mie passioni.
Che consigli ti senti di dare a un giovane che vuole intraprendere la tua professione? – Per ottenere risultati, in tutti i campi professionali, ci vuole determinazione, professionalità, positività, resilienza ed un pizzico di follia. Ai giovani consiglio di seguire il loro talento (e non l’indicazione dei genitori o professori), di imparare una seconda o terza lingua (chi imparerà il cinese avrà un lavoro assicurato), di essere sempre curiosi, di continuare a studiare ed approfondire anche quando pensano di aver finito (io continuo a studiare anche oggi), di farsi pagare quanto previsto dal loro contratto e dedicare ore a osservare ed imparare quanto più possibile, di non abbattersi quando qualcosa all’inizio non va come sperato (insistete!), di non cercare alibi quando commetteranno degli errori (servono per migliorarsi), di condurre una vita regolare. E di circondarsi di persone positive. Una mente positiva attrae il bene. Sappiate ridere di voi stessi. Rinunciate alle (tante) cose inutili. Siate gentili ed umili.
C’è qualcosa che ancora non hai fatto e che ti piacerebbe fare? – Dal punto di vista professionale vorrei contribuire ad inventare qualcosa legato al mondo alberghiero. Le domande che talvolta mi pongo sono “Cosa manca? Come potrei migliorare l’esperienza dei nostri ospiti, o di chi lavora in hotel? Quale sarà la prossima mucca viola?” (vi consiglio il libro di Seth Godin) Dal punto di vista personale seguire un corso di pittura e fare una vacanza in barca a vela.
A che ora arrivi al lavoro e a che ora vai via? – La mia giornata inizia alle 7:30-8:00 con la lettura delle email giunte nella notte da Taiwan, e termina solitamente verso le 20:00 se non ho cene di lavoro (e non sono poche purtroppo, per la mia linea)
Marco, che cos’è per te la felicità? – La felicità non è data da oggetti ottenuti o da risultati raggiunti, ma è fatta dai momenti passati con le persone a cui vogliamo bene. Se ci pensiamo, non sono poi molti. Quando sono con Matteo, per esempio, sono molto felice.
Dove ti vedi tra dieci anni? – Tra 10 anni sarò sicuramente ancora molto impegnato su vari progetti. Però ti dico dove sarò tra 20 anni: sul Lago di Garda dove avrò aperto la mia gelateria (il mio vero sogno nel cassetto!) alle cui pareti si potranno “ammirare” i miei quadri. Ma so già che sarò un artista incompreso.