Postcards from Milano Fashion Week SS1718
Finita la settimana della Moda milanese, quest’anno un poco sottotono sia nelle passerelle che nelle esibizioni circensi che le accompagnano fuori dalle porte. Poche sfilate brillanti, ma forse sta cambiando il tempo anche in questo gioco che ha sempre mosso milioni di euro e che probabilmente sta tirando remi in barca o perlomeno cerca di navigare in acque più sicure. Sta di fatto che questa edizione io non dovevo neppure farla, ma ho deciso all’ultimo momento e devo veramente ringraziare gli Uffici Stampa che mi hanno accreditato ugualmente, oltre a Camera Moda ormai abituata alle mie richieste last minute.
Chi mi segue sulla Pagina Facebook avrà già letto le mie review giornaliere, ma le voglio riproporre qui corredate però da immagini belle e non da quelle prese con il telefono in corsa e con luce discutibile. Ecco quindi un sunto di ciò che ho visto in questa settimana modaiola. Mancano i miei outfit, ma stavolta non erano degni di nota: appena tornata da un press tour in Slovenia ho affrontato corse e ritardi in jeans, top e giacca di pelle. Sarà per la prossima volta.
Milano Fashion Week, 21 settembre 2017
✔️ La sfilata di Max Mara che ha proposto pantoni di colore classici e sempre belli, tra cui uno splendido cammello che sta bene a tutte.
Tenendo conto che un brutto punto di cammello riuscirebbe a sbattere anche Marylin Monroe, Pace all’anima sua.
La sfilata di Genny, sempre chic con i suoi abiti femminili. Poi usa il bianco che adoro, oltre broccati e bei punti di rosa.
La presentazione accessori di Bulgari, non servono commenti.
Anzi si, un bel progetto insieme quando torno a Roma.
La presentazione di Fratelli Rossetti, scarpe che indosso da una vita e che non deludono mai.
Forse gli unici mocassini al mondo che puoi mettere senza calze e senza problemi di sorta.
Bellissimi i colori della prossima primavera estate.
Presentazione Pucci, ho apprezzato moltissimo ma d’altronde queste sono le stampe che mi piacciono e che ho sempre adorato sin da che sono bambina.
Sfilata Prada: sarà che sono arrivata all’ultimo momento, saranno pensieri ingarbugliati nella testa, fatto sta che questa volta vado controcorrente e la sfilata non mi ha entusiasmato come invece le altre volte ha fatto. Fantasie che non mi piacciono, tagli mascolini, lunghezze che non amo, il punto di rosa che non è proprio il mio è dunque mi innervosisce. La risposta per me è no. Vaglielo a dire alle mie due vicine della stampa giapponese che emettevano gridolini orgasmici ad ogni uscita.
Presentazione Sara Battaglia, la sorella di Giovanna. Bella. I colori, le forme, le linee eleganti e pulite. Brava.
Presentazione Attico. Glamour e d’atmosfera, brave a Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini che si divertono e fanno divertire anche me.
Inaugurazione Fashion Hub e Premio Young Designer. Bravi tutti, non fosse altro che inseguite i vostri sogni in un momento così difficile e sfidante.
Per la cronaca, ha vinto Bams.
Milano Fashion Week, 22 settembre 2017
Presentazione Church’s, splendide le nuove décolleté e i nuovi sandali scamosciati ultraflat.
Per il resto io possiedo diverse stringate maschili che per me sono top. Ma che adoro le scarpe da uomo è cosa risaputa da almeno venticinque anni.
Presentazione Sartorial Monk, minimale, forse troppo per i miei gusti, evocazione della Jil Sander di fine anni Ottanta. Confido nelle prossime stagioni.
Presentazione Rosamosario, splendida e per me una vera scoperta. Un vero e proprio boudoir di lusso, l’intimo e la notte di altri tempi. Divertissement sexy.
Stupendo il palazzo milanese, ed il bello delle presentazioni è proprio scoprire angoli inaspettati e magnifici.
Presentazione Loro Piana. Niente da dire, per me che amo il brand da tempo immemorabile e ne compro i dolcevita in cachemire, i migliori in assoluto. Splendida la collezione, quel classico che non stanca mai.
Meraviglioso il giardino del palazzo in via Mozart.
Sfilata Annakiki, onestamente too much per i miei gusti, non si capisce bene a chi si ispira e sembra ripetizione dincose già viste e assemblate un po’ malamente. Aspetto la prossima. Spiace che il telefono morto non mi ha permesso ne foto ne stories su Instagram. Ma non si è perso molto.
Sfilata Versace: non avevo l’invito purtroppo, ma stavolta Donatella ha vinto tutto con il tributo a Gianni e con le magnifiche cinque Top in passerella.
Sfilata Portugal Fashion Carlos Gil. Dico sempre largo ai giovani, spazio a loro e a gente come Carola che quando si alza la mattina per creare mette in connessione il proprio cervello al cuore. Splendida collezione tra paillettes, sete, stampe geometriche e una palette di colori che a me piacciono.
E che insomma, ogni tanto vinca il gusto personale.
Milano Fashion Week, 23 settembre 2017
Presentazione Curiel: scenografia Haute Couture nello stupendo palazzo di via Montenapoleone. Come tornare al secolo scorso quando le clienti venivano chiamate in atelier per vedere sfilate private. Nostalgica.
Presentazione Borsalino: cappellai di Alessandria, vicino alla mia città natale. Impossibile non andare e non apprezzare lo stile dolce vita e la fattura dei cappelli più eleganti del globo.
Presentazione Paula Cademartori, pastelli e tanti colori, pietre e manifatture artigianali che come sempre mi intrigano e apprezzo.
Presentazione Tod’s. Fermo restando che il brand mi è sempre piaciuto, di questa Collezione non trovo ragione del costoso mocassino pieno di frange che mi ricorda il pulisci-strade delle sei del mattino. E che certamente indossato per strada farà su tutto l’orrore del marciapiede. Boh.
Presentazione Chiara Ferragni e opening boutique omonima: è una mia amica, le voglio bene, non fa testo dire che la supporterò in eterno.
Presentazione August Getty: donna romantica tra garden delle fiabe, paillettes e tanto oro e bianco. Prima volta in Italia.
Sfilata Salvatore Ferragamo: bella, sontuosa, di classe in una location stupenda. Le ultime tre collezioni a mio avviso sono un grande salto creativo.
Party Elle: due bicchieri di champagne in via Fiori Chiari per festeggiare i 30 anni della rivista, un paio di doverosi saluti e poi via nella notte, verso casa.
Milano Fashion Week, 24 settembre 2017
Per me ultimo giorno di Fashion Week, decisamente in sordina a parte l’evento Green Carpet al Teatro alla Scala che di fatto ha chiuso questa settimana milanese.
Sfilata Piccione.Piccione, sono di parte, l’ho visto vincere a Roma e l’ho visto crescere, gli voglio bene e gli auguro tutto il meglio.
Ma gli abiti sono obiettivamente bellissimi.
Presentazione Anouki, direttamente dalla Georgia alla suite presidenziale dell’hotel Four Season. Belle creazioni tra cotone lavorato come pizzo, righe bon ton e ispirazione dolce vita italiana.
Sfilata Fisico, direttamente dal Far West. Non è una collezione nella quale mi riesco a identificare, l’ho trovata un po’ aggressiva, ma parlo di gusto personale. Bellissimi i copricostume scamosciati con le frange e i bikini luccicanti.
Sfilata Au Jour le Jour, migliore dell’ultima per quel che mi riguarda. Bel pantone di beige e di blu, tagli asimmetrici e lunghezze diametralmente opposte, divertenti le felpe.
Milano Fashion Week, 25 settembre 2017
Chiude in bellezza e fuori calendario come da tradizione, la mia amica Romana Busani che presenta nella boutique di via Garian 22 le sue ultime due borse: Isabella e Milena. Tantissima gente venuta a festeggiarla. Bravissima come sempre.
Photo courtesy Camera Nazionale della Moda Italiana