Hotel Baia, Chia Laguna. Una manciata di casette su una collina che rotola sul mare, in una baia incontaminata e selvaggia. Il mare cristallino dai colori mutevoli, la spiaggia bianca di Monte Cogoni, il vento che profuma di salsedine e di macchia mediterranea. Un angolo di paradiso in questa Sardegna più lontana dalla mondanità del nord, ma così autentica.
Hotel Baia, terrazza sul mare 4 stelle prestige, ha riaperto da poco i battenti dopo una totale ristrutturazione che ha entusiasmato sia gli ospiti che ogni anno tornano sia i nuovi fortunati clienti. Sono 77 le sistemazioni, fuori la Torre di Chia che sorveglia come una sentinella eterna, qui c’è tutto quello che serve per estraniarsi dal mondo. Le camere sono divise in Prestige Parco, Prestige Laguna, Prestige Mare, Junior Suite e Suite Incanto, il bianco delle pareti si sposa perfettamente con i materiali naturali e gli arredi minimali e caldi, un mix armonioso che dona alla vista la migliore cornice per osservare il mare e l’essenza di quest’isola meravigliosa.
Il ristorante di riferimento è La Pergola, anch’esso totalmente rinnovato e di respiro informale ed accogliente, ma senza tralasciare l’eleganza che contraddistingue l’Hotel, propone cucina mediterranea e specialità sarde con menù a buffet. Altra novità è la piscina a sfioro semi olimpionica, 25 metri di lunghezza per permettere nuotate più impegnative o relax per bimbi nella zona poco profonda.
Allora diventa dolce svegliarsi tra i raggi di sole che tagliano morbidi le tende candide, creando ombre soffuse. Diventa un lento risveglio la colazione sul patio davanti alla camera, se la si preferisce così guardando il blu. Diventa tempo prezioso l’ascoltare i propri passi sul pavimento immacolato, la brezza che entra e ti ricorda che puoi scendere in spiaggia o puoi semplicemente aprire un libro e leggere, fermando attimi. Hotel Baia è una attitudine, sceglierlo è un modus vacanziero diverso dal solito, è una scelta di anima e di cuore. Benvenuti nella sua nuova era.
Hotel Baia, Chia Laguna Resort
Photo Marco Mastroddi