Milano Fashion Week Day 3 con tre fashion show estremamente diversi tra loro, ma che hanno fatto centro. Atsushi Nakashima, Emporio Armani ed Etro.
Atsushi Nakashima
Bianco, nero e colori forti. Proporzioni studiate, punto vita sottolineato, accessori pop quasi come in un manga e grandi stampe a contraltare con un minimalismo di sapore orientale. Atsushi Nakashima è una bella scoperta, stilista con il dono di rendere non omologati i pezzi classici. Il tubino diventa coreografico grazie ad un collo petaloso – e ben venga il nuovo termine che sembra coniato per l’occasione – e si tinge di fluo. Bravo.
Emporio Armani dedica al pop la sua nuova collezione, fatta di grafismi e richiami agli anni ’80 Un gioco tra maschile e femminile come solo lui sa fare proponendo tailleur e cappe sartoriali e lunghezze mini. Gli abiti sono dritti, i cappotti hanno le spalle arrotondate, il tutto composto in un mix estremamente raffinato. Velluto, lana e seta, come di consueto, i tessuti prediletti. La palette è neutra, pennellata da tocchi di verde e rosa.
Veronica Etro, direttore creativo della Maison, regala una sfilata meravigliosa. Il suo sapere sempre ricercare e non fermarsi , la sua capacità di creare e di essere libera è la firma di questa collezione che si ispira ai suoi anni londinesi. Abiti lunghi, fiori, strati di tessuti, giacche da motociclista, broccati e passamanerie in una linea continua, libera. Una donna che ha carattere, sicura di sé, senza regole. Chapeau.
Photo courtesy Camera Nazionale della Moda Italiana
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