Luca Ballestra per #DellaClasseForMadeInItaly
Il consueto appuntamento con tutto ciò che è Made in Italy oggi ci conduce tra le strade dell’arte, assieme a un artista poliedrico e geniale, un giovane ragazzo, Luca Ballestra, che fa della pittura e dei suoi sogni il proprio lavoro.
Il mondo lo ha conosciuto grazie alle sue Lune, io anche, e lasciare a lui la parola è la di certo la cosa più saggia da fare.
Chi sei, la tua storia.
Mi chiamo Luca Ballestra e sono nato a Mirandola il 19 Dicembre 1989. Sagittario, incuriosito dalla Luna e affascinato dal mondo dell’arte mi sono avvicinato alla pittura da bambino, grazie alla passione che mi ha trasmesso mio padre per l’astronomia e per la pittura. Il mio percorso però è iniziato intorno ai 22 anni, perché proprio in quel momento ne sentivo l’esigenza. Prima era uno studio su tomi che trattavano di Impressionismo e Post-impressionismo e poi si è trasformato. Ho iniziato quindi a dipingere su tela, non volevo più rimandare.
L’Arte e l’astronomia sono due mondi che sono cresciuti insieme a me, prima di trovare realizzazione in I WANT THE MOON ci sono stati anni in cui ho intrapreso uno studio più classico, trascorrendo ore accanto ad Ernesto Ubertiello, stimato artista di Modena che mi ha consentito di migliorare lo stile ritrattistico. Nei miei primi lavori ritraevo volti femminili e animali da compagnia, dipinti con la tecnica olio su tela. Successivamente sono stato ispirato nuovamente da questa passione per l’astronomia di cui custodivo i ricordi, dai materiali poveri e dal senso di tridimensionalità potente. Ho deciso di sperimentare sulla tela con malta, resina trasparente e acrilico, arrivando a realizzare per la prima volta la Luna.
I WANT THE MOON è la prima serie dedicata al satellite, rappresentata su tele rotonde. Ho voluto celebrare con enfasi suggestiva il 50esimo anniversario dell’allunaggio, poi ho iniziato a immaginarmela in tutte le sue sfumature e le sue mille facce.
Cosa fai?
La mia arte adesso è ispirata da elementi materici che apparentemente sembrano poveri, materie che slegate tra loro non hanno vita, ma unendole danno forma a quella che è per me la rappresentazione della superficie lunare. L’idea di realizzare le mie opere su tele rotonde è nata per dare tridimensionalità alla Luna, per renderla reale, come se tu la stessi accarezzando. Non ho sempre avuto il coraggio di sperimentare e lasciarmi travolgere dalla creatività. Ci sono stati anni in cui tutto era abbozzato, immaginato e a parlarne ero visto come un outsider, un folle.
Poi, ho iniziato… mi sono lasciato trasportare dal processo creativo e le persone che non credevano in quello che facevo si allontanavano da sole. È rimasto chi ha visto e vede in me creatività, il sogno e chi ti appoggia incondizionatamente. La mia energia deriva da questo, dal pensiero positivo, da chi crede nei sogni, da chi si sente libero come me! È stato questo che mi ha fatto decidere di condividere il sogno con tutti quelli che, la notte, prima di dormire, confidano alla Luna il proprio segreto.
Le Lune di I WANT THE MOON sono 15 opere uniche, in aggiunta alle quali ho realizzato 16 stampe riprese con tecnica materia. Adoro pensarle in giro per il mondo tra Milano, Genova, Carpi, Roma, Palma di Mallorca, Miami perché il nostro satellite è la rappresentazione del sogno personale che ognuno di noi ha e, se ci pensi, ci accomuna tutti perché la puoi ammirare da ogni angolo del Terra.
Ad ogni opera creo una dedica diversa, a seconda del significato che ha per me quel momento particolare. “Pink is Good” è dedicata alle Pink Ambassador, le donne che hanno superato il tumore femminile grazie alla ricerca della fondazione Umberto Veronesi. Poi c’è “Luna Nuova” dalle sfumature nere, rappresentativa del mondo in cui viviamo, degradato, che ha bisogno di nuova luce. L’ultima invece l’ho creata ora, in un momento difficile per la nostra società. L’ho dedicata alla Luna dei fiori di maggio che ci ha illuminato le notti durante questi giorni di lockdown.
La cosa di cui sei più orgoglioso e fiero?
Sicuramente dei rapporti e delle connessioni che ho potuto creare durante questi anni: ogni persona che ho incontrato mi ha trasmesso la voglia di non fermarmi mai.
Durante la MDW19 lasciai un quaderno sotto la mia opera esposta, è stato emozionante leggere cosa ci vedevano, quale sentimento percepivano a toccarla e conoscerli uno per uno mi ha trasmesso tanta ispirazione. Questo è quello che mi rende più fiero, condividere la mia arte e conoscere chi si approccia ad essa.
Ci vuole tempo per crescere, non mi spaventa questo, ma creare relazioni per me è alla base di tutto. Ora c’è anche il web che ci aiuta: i social media possono essere una espansione di noi stessi che va coltivata giorno dopo giorno e deve trasmettere chi sei. Una bella sfida!
Hai una creazione che ti rappresenta più di altri?
Sicuramente LA LUNA mi rappresenta di più, perché è stata la decima Luna che ho creato, un numero importante per me. Ho voluto renderla realistica, fare in modo che in qualunque posto arrivasse potesse calmare, stimolare, energizzare attraverso l’utilizzo del grigio come colore, della consistenza della malta, della luce creata con le sfumature del bianco e della forma rotonda.
Con lei ho espresso un mio desiderio… ti farò sapere se si avvererà!
Cosa rappresenta per te il Made in Italy?
Creo le opere nel mio atelier LB Art a Carpi in provincia di Modena, la città in cui sono cresciuto, accogliente e con un fascino che solo chi ci abita può cogliere, perciò faccio ancora fatica a slegarmi da qui. Il mio studio è un po’ come me… un po’ disordinato, che non si accorge del tempo che passa.
Quando mi viene chiesto “Cosa significa per te essere un artista italiano?” fatico a rispondere perché per me essere artista è bellezza, creatività, voglia di esplorare e di non fermarsi mai.
L’ispirazione, in Italia, arriva davvero da tante cose… ma se mi fermo a pensare mi piacerebbe che l’arte non fosse solo un pretesto o una photo opportunity, qualcosa che c’è ma posso farne anche a meno. Vorrei che venisse valorizzata per la qualità, ma soprattutto per il pensiero che ogni artista cerca di trasmettere. Rendiamo l’Italia sempre più artistica, teniamo stretto il nostro valore, ispiriamoci con essa.
Un giorno a Roma, camminando con il naso all’insù, mi sono fermato a fare colazione all’Antico Caffè Greco, il più antico di Roma con 250 anni di storia. Non avrei mai immaginato di conoscere Stellario: un pittore bizzarro e genialoide, che dipinge sempre nello stesso tavolino del caffè da più di 40 anni. Quel giorno sono stato con lui tutta la mattina. Parlando di arte nel nostro paese e di bellezza, alla mia affermazione “Non avrei mai pensato di fermarmi a dipingere in un Caffè così storico!” la sua risposta è stata “Mi sentirei un matto anche io a dipingere in un bar, se non fosse così storico e se non fossimo in Italia!” L’Italia è storia, è l’insieme di cose meravigliose… bisogna continuare a creare qui.
Spero che, dopo un momento in cui abbiamo assaporato che cosa significa vivere in un tempo sospeso, venga dato più spazio al valore, alla qualità, all’arte.
In questo momento così complicato, cosa stai facendo?
Con l’emergenza Covid-19 sono stati posticipati diversi eventi e ho sentito il bisogno di fare qualcosa per la mia comunità mettendo all’asta per il progetto #VinciamoNoi di CharityStars 4 Lune, alimentando una bellissima asta benefica online, a sostegno delle strutture e dei medici che si trovano in prima linea negli Ospedali Sacco di Milano, Spallanzani di Roma e San Matteo di Pavia, coordinati dalla Croce Rossa Italiana. Un progetto che ha visto unirsi tantissimi artisti italiani, una significativa unione!
Come vedi il tuo futuro?
Spero di crescere sempre più artisticamente, sento che il mio studio sta diventando più concettuale. Sto realizzando una serie chiamata MOONLIGHT, dedicata alle diverse facce della Luna, sperimentando l’utilizzo di più materie compreso dettagli con foglie d’oro, argento e resina Epossidica. Il mio futuro lo immagino mentre creo nuove tele che alimentano la mia creatività.
Luca Ballestra: la domanda che vorresti ti facessero, e che non ti è mai stata fatta.
Credo che sia “Il rapporto con le tue opere?” Non è facile rispondere, infatti all’inizio facevo fatica a staccarmene. Poi anzi, che girino il mondo è quello che vuoi… Anche se la prima Luna è molto vicina a me, qui a Carpi. L’opera 11, dedicata alla missione spaziale che portò i primi uomini sul nostro satellite.
E alla domanda, forse la più gettonata che ogni artista spera di ricevere è: “Ti va di fare una mostra a New York? ” risponderei sicuramente SI!
INFO UTILI LUCA BALLESTRA
indirizzo LB Art studio – Via Lincoln 22 Carpi (MO) 41012
mail lucaballestra89@gmail.com
instagram lucaballestra.art